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I segreti per una perfetta DIZIONE


A chi non piacerebbe essere sempre preso in considerazione quando parla? 

A chi non piacerebbe ammaliare con il solo suono della propria voce il suo interlocutore? 

A chi non piacerebbe riuscire a parlare ad una platea con destrezza e sicurezza?

L’arte del parlare comprende un mix di diversi studi e discipline, ma sicuramente la genesi di tutte queste materie, è da ricercare in un dizione corretta. 

Cosa vuol dire parlare bene? 

Tutti ce lo chiediamo, sentiamo in tv, nei film, che le voci dei protagonisti sono chiare, scorrevoli, e assolutamente comprensibili.

E le nostre? 

Perché ci sembra sempre di rimanere senza fiato, oppure perché incespichiamo e spesso non veniamo compresi?

Sfatiamo un mito; “Parlare bene” non è una prerogativa di poche persone che devono farlo per lavoro! 

Anzi, è un modo per riuscire meglio nella propria professione, qualunque essa sia, o anche nei rapporti quotidiani con le persone. aiuta inoltre ad acquisire una maggiore fiducia in se stessi. Quindi, che stiamo aspettando? rimbocchiamoci le maniche e vediamo di attuare qualche semplice trucchetto... pronti?

Pillola 1 ⁃ Devo esporre il mio pensiero di fronte a più persone, ma quando mi ci trovo, mi sembra di scordare tutto e di riuscire solo ad impappinarmi. Perché? ⁃ Questo è il quesito che più spesso mi viene posto da chi inizia un corso di dizione. Seguendo queste poche indicazioni, si può sconfiggere gran parte del problema. 

⁃ 1. Il primo grande scoglio, quando si tratta di parlare in pubblico, è sicuramente la respirazione. 

Soluzione: Allenarsi, sia a casa, sia prima di presentarsi in pubblico, a fare delle inspirazioni e espirazioni di almeno 4 secondi, alternate da 1 tempo di apnea. Nel farlo porsi (quando possibile) di fronte ad uno specchio, e controllare che le spalle non si alzino verso le orecchie. Bisogna Immaginare di avere dei grandi orecchini che non ci permettano di tirare su le spalle. Controllare inoltre che nella fase di inspirazione l’ombelico spinga idealmente verso la parete di fronte a noi, e che in fase di espirazione l’ombelico cerchi di avvicinarsi il più possibile alla colonna vertebrale.

⁃ 2. Leggere un libro a voce alta con una matita tra i denti. Mi spiego… Sorridete, aprite la bocca, incastrate orizzontalmente una matita in modo che la punta e la fine escano dai lati della bocca, e cominciate a leggere cercando di far capire ciò che dite. Questo esercizio migliorerà la vostra articolazione, costringendovi ad aprire molto la bocca mentre leggete. Una frequente ripetizione dell’esercizio farà vedere (o meglio sentire) in breve tempo ottimi risultati.

⁃ 3. Abituarsi a registrare la propria voce mentre leggiamo. E ovviamente a riascoltarla. Non è necessario rileggere sempre la stessa cosa fino a quando non saremo soddisfatti dell’esecuzione. È molto più fruttuoso continuare, per esempio, la lettura del libro che stiamo leggendo fino alla fine. Quando andremo a riascoltare, volta per volta, il brano letto, Ci renderemo conto che gli errori sono più o meno sempre gli stessi e vorremmo migliorare per le volte successive.

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